[Plone-IT] people.plone.it (was: Incontro alla Plone Conference di Budapest: la comunità italiana Plone)

Simone Deponti shywolf9982 a gmail.com
Ven 6 Nov 2009 10:43:17 UTC


Ciao a tutti,

scusate l'apertura di un nuovo thread, ma seguendo l'altro thread mi
sembrava di notare una certa confusione su quello che venne proposto a
Budapest.

1. Le aziende

Quello che si voleva fare era concentrarsi sulla comunità di persone che
sembrava cospicuamente assente. Questo no significa buttare fuori le
aziende da plone.it o altri comportamenti idioticamente distruttivi (che
nessuno si è mai neanche sognato di proporre).
L'unica, sensatissima cosa che era stata detta era che il fatto di
appartenere ad aziende "in competizione" non deve rendere difficili i
rapporti interpersonali o andare a discapito della comunità di persone.
Questo non vuole rendere la comunità Plone dilettantesca o che, ma
semplicemente tutto ciò che riguarda il business esula da questa
discussione e secondo me si tratta di un discorso molto ampio che merita
un thread _e_ un incontro "di persona"

2. I blog e l'aggregatore

Sarò scemo io, ma non capisco molto la differenziazione fra "strumenti
che garantiscono la qualità" e quelli che non la garantiscono.
Ciò che garantisce la qualità è la quantità e il livello del feedback,
se qualcuno mi commenta al mio blog post costruttivamente e io mi rendo
conto di aver scritto un'idiozia (e quante ne scrivo, non ne avete idea)
modifico il mio blog post e do' pure il credito a chi ha suggerito la
correzione. E credo che chiunque legga questa ML fa altrettanto perché
siamo gente adulta e responsabile.
L'approccio più organizzato, ovvero:
* uploado il contenuto su plone.it (in stato privato)
* attendo che i miei peer (gli altri iscritti al sito) leggano e
facciano la review
* pubblico
sia meno efficiente per i seguenti motivi:
1. Limito la platea dei reviewer.
2. Rischio che un reviewer (molto impegnato e giustamente con i *****
suoi) faccia una review "affrettata" (ergo, manco legga) per non
lasciare il contenuto nel limbo e che quello che esca con il badge
"contenuto ufficiale con standard di qualità ISO9001" sia invece pieno
di errori.
Io credo che invece il passaggio debba essere questo:
1. Viene scritto qualcosa in un blog
2. La gente lo legge, lo trova interessante ma con errori e aiuta a
migliorarlo
3. La comunità, trovandolo interessante, corretto etc, fa Meta+C Meta+V
e lo mette in plone.it

3. E se arriva un pazzo che usa quest'approccio open per distruggere la
comunità?

E se arriva un meteorite che distrugge tutta la vita senziente sulla
terra? E se l'ipv6 non arriverà mai e Internet collasserà? E se SCO mi
denuncia perché ha il copyright sulla linea di codice "i++;"?
Io credo che, sebbene preoccuparsi sia cosa responsabile e intelligente
per poter prevenire eventi nefausti, credo anche che tale
preoccupazione, se portata oltre un certo livello, diventa paranoia e
porta risultati nefasti da subito.
Quindi chissenefrega.

Scusate per il post monstre, ma sentivo forte il bisogno di riassumere
un attimo e chiarire alcuni punti perché mi sembra che la discussione
sia poi finita su tutt'altro.

Comments are (very) welcome.

P.S.: ho comunque interesse a discutere anche delle aziende, riassumendo
e proponendo ciò che gli olandesi ci hanno spiegato, ma questa
discussione è a parte. Magari faccio un bel blog post.

-- 
Simone Deponti





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