<br><br><div class="gmail_quote">2009/6/24 Davide Moro <span dir="ltr"><<a href="mailto:davide.moro@redomino.com">davide.moro@redomino.com</a>></span><br><blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;">
Il giorno mer, 24/06/2009 alle 12.10 +0200, luigi scarso ha scritto:<br>
<div class="im"><br>
> Eh, mica tanto.<br>
> Se stampi sbagliato (ie coi fonts saltati) in bianco/nero<br>
> oltre a perdere soldi stai inquinando e consumando carta.<br>
> Se stampi a colori ci perdi 4 volte tanto.<br>
><br>
><br>
> Fino ad ora, di pdf con i fonts saltati ne ho visti una marea --ma li<br>
> si ferma prima --<br>
> ma quelli prodotti con pdftex ("cum_grano_salis" ) sono<br>
> adatti ad un flusso automatico .<br>
><br>
> cmq stiamo andando leggermente off-topic....<br>
<br>
</div>Ciao,<br>
semplice curiosità...<br>
il tuo discorso si riferisce a font particolari non standard o in<br>
generale?<br>
<div><div></div><div class="h5"></div></div></blockquote><div>Non e' chiaro cosa intendi con "font particolari non standard" .<br>Adobe usa una serie di nomi Times,Courier,Helvetica, (mi pare siano 14)<br>
che fanno riferimento a fonts che *non* dovrebbero essere inclusi nel pdf<br>perche' si suppone siano universalmente presenti nel consumer del pdf (nei reader , nei rip etc) <br><br>Per gli altri fonts , si puo' adottare uno delle 3 strategie<br>
1) non includere il font ** sconsigliata **<br>2) includere parzialmente ** consigliata **<br>3) includere completamente **sconsigliata** per problemi di copyright e di di "grossezza" (ho un arial-unicode di 20 Mega, molto completo ovviamente, ma in un pdf raramente lo si usa completamente)<br>
<br>Ora, l'inclusione parziale non e' banale -- bisogna fare il match tra i caratteri del testo (quindi un encoding del testo, come iso-8859-1, o utf-8)<br>e il nome dei glifi (e questi nomi sono a volte inclusi nel font stesso, e a volte ci sono pure diverse mappe di nomi)<br>
e segnalare se manca un glifo, oppure procedere ad una sostituzione automatica mediante composizione (context<br><a href="http://en.wikipedia.org/wiki/ConTeXt">http://en.wikipedia.org/wiki/ConTeXt</a><br>lo fa ad esempio)<br>
Ovviamente , il testo va messo nel pdf rispettando le metriche e il kerning del fonts...<br><br>Se tieni presente che type1, truetype ed opentype sono i formati di fonts piu' diffusi,<br>e che opentype ha delle possibilita' da fantascienza.<br>
e che alcuni fonts sono fatti male (il font e' un programma postscript (type1) o in un altro linguaggio (truetype) e i programmi possono essere sbagliati ..) <br>beh<br>"Ho visto cose che voi umani..." :) <br>
<br></div></div>Ed ho solo parlato di fonts, niente a riguardo dei colori .<br><br><br>-- <br>luigi<br><br>